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MACINARE
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MACINARE.
Definiz: Att. Ridurre in farina mediante la macine, riferito a grano, granturco e altri cereali, biade, e castagne; usato anche assolutam. –
Esempio: Senec. Pist.: La biada si macina e 'nfragne e diventa farina.
Esempio: Collaz. SS. PP.: Ma egli è in signoria del mugnaio quello ch'e' vuole ch'e' si macini, o grano, o orzo, o loglio.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 183: Costui, avendo voce del miglior mugnaio, e di colui che miglior macinato facesse gran tempo, e togliendosi molto bene del grano altrui,... nella fine il più coperto ladro divenne che quasi mai macinasse grano.
Esempio: Cant. Carn. 1, 127: E per attempo ognor ci provediamo Di fave, d'orzo, di veccie e di grano, Perchè noi non vogliam biade leggieri; Maciniam volentieri, E vogliam d'ogni tempo lavorare.
Esempio: Car. Eneid. 1, 287: Si dier con varj studj e varj ordigni A rasciugarle, a macinarle, a cuocerle (le biade).
Esempio: Tass. Dial. 1, 385: Dee ella ancora aver cura che tutti i frumenti che in casa sono, si macinino e se ne faccia il pane.
Esempio: Legg. Band. A. XLVIII, 165: Li mugnaj, mediante la loro ingordigia di lucrare nel molto macinare, hanno ardito alterare tali pescaie.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 112: Ben ripulite le castagne dalla scorza ridotta in sansa, non resta che macinarle per farne farina dolce.
Definiz: § I. Per estensione, dicesi dei mulini stessi; anche assolutam. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 26: Gittava tanta acqua, e sì alta verso il cielo,... che di meno avria macinato un mulino.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 108: Al fine della città.... sono in sul fiume dentro alla città molte altre mulina, che tra tutte macinerebbono quasi tanta farina, quanto ec.
Esempio: Cant. Carn. 1, 127: Quando il mulin non macina, e' non rende.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 19: Dicesi ancor che macinar molini Potrian far l'acque lanfe che son quivi.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 98: Ben scrive Turpino, Che sotto il gorgozzule era un mulino, Che con l'acque ch'entrava per la bocca Del mostro, il grano macinava a scosse.
Definiz: § II. Vale pure Ridurre in polvere mediante il macinino, riferito a caffè tostato, pepe, e altre spezie.
Definiz: § III. E riferito a colori o tinte, vale Stritolarli minutissimamente sopra una lastra di porfido, o altra pietra dura, col macinello, e poi incorporarli con acqua o con olio di noce o di lino per renderli atti ad essere adoperati dal pittore e dal verniciatore. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 4: El fondamento dell'arte, e di tutti e' lavorii di mano principio, è il disegno e 'l colorire. Queste due parti vogliono questo, cioè, sapere tritare o ver macinare, incollare, impannare, ec. E 11: E tanto le macina (le tinte), quanto hai sofferenza di poter macinare, chè mai non possono essere troppo, chè quanto più le macini più perfetta tinta viene.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 164: Vanno poi macinando i colori con olio di noce o di seme di lino,... e così macinati con questi olj, che è la tempera loro, non bisogna altro, quanto a essi, che distenderli col pennello.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 12, 106: Lo facevano macinare colori giorno e notte.
Esempio: Borgh. R. Rip. 115: Infino a' garzoni che mi macinano i colori.... si fanno beffe di voi.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 87, 1: Macinare dicono i pittori per stritolare minutissimamente i colori sopra d'una pietra col macinello, e di poi incorporarli con acqua, o con olio di noce o di lino, per rendergli atti a poter dipignere.
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 5, 146: Due prerogative lo facean forte; una vivacità di mosse e di teste, per cui paragonasi al Tintoretto; e una verità di carnagioni, per cui Annibale stesso dicea parergli che macinasse fra' colori le carni umane.
Definiz: § IV. E pure per Stritolare minutamente, mediante il macinello, riferito a qualunque altra materia che vogliasi adoperare polverizzata. –
Esempio: Ner. Art. vetr. 56: Il cristallo calcinato ed asciutto dall'acqua si macini sopra porfido in polvere impalpabile.
Esempio: Red. Lett. 2, 10: Perchè si macinino meglio (i coralli), si bagnano con l'acqua.
Esempio: Legg. Band. Leop. 5, 123: Dovendo per altro essere dispensato da qualunque spedizione quello smeriglio che si macinerà nel Distretto.
Esempio: Legg. Band. C. 29, 249: Resta proibito.... l'introdurre.... tutti gli ordinghi (ordigni) da pestare o macinare.
Definiz: § V. Riferito a ulive, e a semi oliosi, vale Frangerli con la macine verticale, a fine poi di estrarne l'olio. –
Esempio: Targ. Viagg. 6, 68: Leonardo Fioravanti.... propone un metodo più facile, cioè di macinare, o pestare fini, i semi; dipoi per ogni libbra di essi gettarvi sopra un'oncia d'acqua, e tornare a pestargli o macinargli, finattantochè l'acqua sia bene incorporata.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 356: La sansa si lavora anch'essa a poca per volta e lungamente, gettandovi sopra, nel tempo che si macina, dell'acqua bollente.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 254: Posto ciò si macinano le ulive lungamente e perfettamente, a segno che non vi si vegga una buccia.
Definiz: § VI. E riferito a gesso e zolfo, vale Ridurli in polvere, e riferito alle foglie del guado, vale Schiacchiarle e ridurle in una specie di pasta, pure per mezzo della macine verticale. –
Esempio: Legg. Tosc. 6, 454: Li guadi, poichè saranno macinati e appanati, si debbino macerare e affinare ec.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 5: Le foglie (del guado) così raccolte si macinano.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 202: Codesta foglia (del guado) si macina alla macine verticale, e dalla pasta che ne risulta si lascia scolare all'ombra l'acqua sovrabbondante.
Definiz: § VII. E per Infrangere, Ridurre in minuti pezzi. –
Esempio: Vill. M. 177: Tutte le copriture de' tetti ruppe e macinò senza rimedio.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 4: Di colà gittar pietre sopra il tetto della casa e macinarne i tegoli.
Definiz: § VIII. E per similit., detto di certi animali, vale Sminuzzare ed incuocere, Digerire, riferito a cibo. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 268: Ed abbiamo sottosopra osservato, che quelle (galline o anatre) macinano meglio dell'altre, che ànno ne' loro ventrigli maggior copia di sassolini inghiottiti.
Definiz: § IX. Macinare, dicesi figuratam., e in modo familiare, per Mangiare in copia e con avidità. –
Esempio: Cant. Cam. 2, 530: Date a noi da macinare, Chè la fame omai ci strigne.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 45: Nepo frattanto a macinar si mette, E cheto cheto fa di gran bocconi.
Esempio: Not. Malm. 2, 483: In questo luogo macinare vuol dire mangiare.
Definiz: § X. Riferito figuratam. a denari, sostanze, e simili, vale Malamente consumare.
Definiz: § XI. Macinare, dicesi scherzevolmente per Usare l'atto venereo. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 31: Era pure una piacevole e fresca foresozza, brunazza e ben tarchiata, ed atta a meglio saper macinar, che alcuna altra.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 3: L'uscio mio non terrò chiuso, Pur ch'io senta macinare.
Definiz: § XII. Macinare, riferito in particolare all'oro, dicesi, nel linguaggio de' Miniatori e dei Pittori, per Disfare l'oro in foglia in un vaso di cristallo, o d'altro, con miele e gomma. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 173: Si macina ancora di questi fogli in una tazza di vetro con un poco di mele e di gomma, che serve ai miniatori, ed a infiniti che col pennello si dilettano fare profili e sottilissimi lumi nelle pitture.
Definiz: § XIII. E si disse pure per Amalgamarlo con mercurio, fondendolo nel crogiuolo. –
Esempio: Cellin. Pros. 147: Volendo dorare, si piglia l'oro del più purgato e netto, il quale vorria essere puro di ventiquattro carati; ed avendolo di questa finezza, si batte col martello in su una ancudine e martelli che sieno netti, e si debbe condurre di tanta sottigliezza quanto sia un foglio di carta da scrivere. Di poi si piglia un paio di forbice che taglino bene; e tutto l'oro che tu vuoi macinare, tritalo in piccoli pezzuoli. E fatto questo, piglierai un coreggiuolo nuovo, dove ec.
Esempio: E Cellin. Pros. 148: Questo (l'oro) si piglia così caldo, e si vuota in una piccola catinella, o vasetto, secondo la quantità dell'oro che tu hai macinato.
Definiz: § XIV. E in forma di Neutr., detto di oro, si usò per Disciogliersi e amalgamarsi col mercurio. –
Esempio: Cellin. Pros. 148: Da poi che gli è fatto rosso, vi si versa drento quello argento vivo, e quell'oro mescolato insieme; e tenendolo nel fuoco, con un paio di mollette avendo preso un carboncino acceso lunghetto, capace a poter mescolare detto argento vivo ed oro insieme, e con l'occhio e con la discrezione della mana sentirai e vedrai che il tuo oro sarà disfatto ed unito con lo argento vivo. A questo bisogna aver grandissima discrezione aiutarlo macinare col dimenarlo presto; perchè chi lo tenessi troppo verrebbe troppo sodo l'oro, cioè questa detta pasta di detto mescuglio.
Definiz: § XV. Macinare a bottaccio. –
V. Bottaccio, § III.
Definiz: § XVI. Macinare a due palmenti. –
V. Palmento.
Definiz: § XVII. Macinare a raccolta. –
V. Raccolta.
Definiz: § XVIII. Macinare a ripresa. –
V. Ripresa.
Definiz: § XIX. Macinare a secco. –
V. Secco, sostantivo.
Definiz: § XX. Macinare a uliva. –
V. Uliva.
Definiz: § XXI. Acqua passata non macina più. –
V. Acqua.
Definiz: § XXII. Chi primo arriva, quello macina, ed anche Chi è il primo al mulino, primo macina, dicesi in modo proverbiale per significare Che in una data cosa ha sopra gli altri il vantaggio colui che si fa innanzi il primo; oppure Che si deve innanzi a tutti sbrigare colui che primo si presenta. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 314: Chi prima giugne al mulin, prima macina.